A seguito di un'esplosione presso il Caffe' Argana, il 28 aprile 2011, 3 giovani ticinesi
perdono la vita. Una quarta giovane rimane seriamente ferita.
Micheline Calmy-Rey, si poteva fare meglio !
Quattro giovani partono per una vacanza che include un’attività o uno sport
estremo. Qualcosa non va come avrebbe dovuto. Sorgono gravi problemi di mezzi e di
salute. La Collettività o meglio la Confederazione non deve fare nulla. I quattro giovani
sapevano di poter andare incontro a sorprese anche parecchio sgradite. Si devono assumere
le loro responsabilità.
Quattro giovani partono per una vacanza in una zona o località non sicura. Il Dipartimento
federale degli affari esteri (DFAE) aveva anche messo in guardia. Qualcosa non va per il
verso giusto. La Collettività non deve fare nulla. Chi si assume coscientemente dei rischi
deve poi far capo anche alle eventuali spiacevoli conseguenze.
Quattro giovani partono per una vacanza normale, in una zona tranquilla ma hanno la
sfortuna di incappare in un incidente stradale o simile con serie conseguenze. La
Collettività non deve fare niente. Ci sono le assicurazioni private, c’e’ la Rega e c’e’ anche
la solidarietà, se il caso, del Tour Operator che ha confezionato e proposto il
pacchetto vacanza.
Quattro giovani, Cristina, Morena, Andrè e Corrado, partono per una vacanza
normalissima. Esattamente come molti per non dire quasi tutti i cittadini elvetici fanno.
Incappano, per sfortuna o per destino, in un episodio del “braccio di ferro” (mi si passi il
termine) in atto tra Occidente e Islam, tra Nord e Sud, tra chi detiene pregiate materie prime
e chi vorrebbe continuare ad appropriarsene senza tanti scrupoli, tra una Civiltà che forse ha
detto quanto doveva dire e un’altra che la vorrebbe rimpiazzare, ed e’ tragedia. Tre morti e
una ferita grave. La Collettività, la Confederazione e per essa il DFAE, devono intervenire
immediatamente. Esattamente come fanno più o meno tutti gli Stati del Mondo, almeno di
quello sviluppato.
Il DFAE avrebbe dovuto reagire immediatamente esattamente come ha fatto la Francia. Poco
importa se le vittime sono due, tre o dodici. Nel contesto delle “schermaglie” (per ora) tra
Occidente e Islam la Svizzera e’ sempre pronta ad applicare le sanzioni decise da Organismi
internazionali (sempre contro le parti contrarie all’Occidente), ad autorizzare il transito di
velivoli da guerra (che vanno a bombardare Stati nemici dell’Occidente), a vendere armi
(aerei Pilatus da armare) a Stati amici dell’Occidente (si legga Qatar e Arabia Saudita
nelle scorse settimane) per fermare le proteste di cittadini che chiedono democrazia in Stati
amici dell’Occidente. Perchè la Svizzera non dovrebbe quindi essere pronta per aiutare suoi
cittadini che, senza volerlo e per mera sfortuna, incappano in tali “schermaglie” (mi si passi
sempre il termine)?
Le due salme ticinesi sono state le ultime a essere identificate solo perchè nessuno e’ stato
prontamente sul posto. Un portavoce del DFAE ha detto che “il rientro dei feretri e’ una
questione privata”. Un imprenditore ticinese (chapeau!) offre il rientro con un volo privato
per Corrado. Il Portogallo si occupa del rientro di Andrè. E’ stata una reazione all’inerzia
del DFAE che poi si permette di appuntare che “e’ stato un desiderio delle famiglie”.
La direttrice del DFAE Micheline Calmy-Rey, che e’ anche presidente della Confederazione,
non si occupa della faccenda e non pretende nemmeno di essere informata con prontezza
degli sviluppi. Esprime il suo cordoglio solo quando viene annunciata la morte di Cristina. Quando
si arriva a ben tre decessi. Poi, stretta nella morsa del malumore ticinese, scende in Ticino e
rende visita alle famiglie toccate dalla disgrazia. Ben venute, sia ben chiaro, tali visite.
Presidente, però, in questo caso da Lei e dal “suo” DFAE ci saremmo attesi di più !
Sergio Barenco
10.05.2011
Pubblicato su laRegioneTicino il 17 maggio 2011
Ultimi commenti
08.02 | 21:32
Una... e non ancora completata... Grazie.
18.01 | 07:01
😳😳ma quante vite ha vissuto?!? Complimenti!
25.04 | 19:42
Grazie. Molto gentile.
25.04 | 09:48
Egregio Signor Barenco, mi sono permessa di leggere tutto il racconto sul passato della Sua Vita. Sono rimasta molto attratta dalla forte positività che ho assorbito! Complimenti. Paola Riedi Lugano