Al bando il “turista per caso”, chi viaggia dovra’ avere un’etica.
Un turista si trascina ubriaco e chiassoso, con atteggiamenti da gradasso, nelle viuzze di Ascona. Un altro, ricco, elegante, superaccessoriato, proveniente da una grossa citta’, scarica divertito il rullino della sua Nikon sull’anziana contadina di Sonogno, con la gerla pieno di fieno sulle spalle. Incultura ? Insensibilita’ ? Maleducazione ? Totale mancanza di rispetto ? In ogni caso si tratta di abuso del diritto di ospitalita’. E non e’ una questione di soldi.
Il turismo non puo’ essere esercitato senza limiti. Va “moralizzato”. E’ questa la via indicata dalla “Carta sull’etica del turismo e dell’ambiente”, realizzata per iniziativa dell’Alleanza internazionale del turismo (AIT) e della Federazione internazionale dell’automobile (FIA), presentata la scorsa settimana dal Touring Club Svizzero la cui Sezione ticinese ne ha curato la traduzione e pubblicazione in lingua italiana.
La “Carta” e’ stata messa a punto da un gruppo di scienziati e studiosi, chi in filosofia e chi in geografia, chi in ecologia e chi in etnologia, di ogni parte del mondo. Mette tutti, dal semplice cittadino turista ai responsabili delle scelte economiche e di politica turistica, di fronte a un enorme responsabilità: la dissennata distruzione di patrimoni naturali, umani, artistici e culturali che porta, oltretutto, anche alla distruzione del turismo stesso. La “Carta” non vuole essere un’arma contro il turismo ma un codice per promuoverlo come strumento di cultura, di pace, di sviluppo oltre che come attivita’ economica ma senza pesanti controindicazioni.
Nel Ticino, al promotore – e l’operato dell’ETT non puo’ che essere lodato – e al politico muoversi nella direzione giusta, con il coraggio delle decisioni che si impongono come, a esempio, la limitazione del traffico motorizzato in certe Valli; con la continuazione del discorso qualitativo in contrapposizione a quello quantitativo quindi con la difesa del patrimonio ambientale oltre che delle peculiarita’ culturali ticinesi. A tutti i ticinesi, in occasione di viaggi e vacanze all’estero, dare prova di rispetto, sensibilita’ e curiosita’ intelligente.
Il turismo e’ indicato nella nuova “Carta” come un diritto inalienabile dell’uomo. Purche’ chi viaggia e chi promuove abbiano un’etica.
Sergio Barenco
Pubblicato su Nuova Libera Stampa il 13 ottobre 1992
Ultimi commenti
08.02 | 21:32
Una... e non ancora completata... Grazie.
18.01 | 07:01
😳😳ma quante vite ha vissuto?!? Complimenti!
25.04 | 19:42
Grazie. Molto gentile.
25.04 | 09:48
Egregio Signor Barenco, mi sono permessa di leggere tutto il racconto sul passato della Sua Vita. Sono rimasta molto attratta dalla forte positività che ho assorbito! Complimenti. Paola Riedi Lugano