Ticino turismo, quo vadis ?

 

In occasione della puntata di Falò (TSI) del 2 giugno, dedicata al turismo ticinese, a una

precisa domanda del moderatore circa il futuro dell’organizzazione turistica ticinese,

Marco Solari non difese il ruolo faro, di guida, di Ticino Turismo che presiede.  La cosa

sorprese l’ascoltatore attento.

 

In occasione dell’Assemblea di Ticino Turismo (ETT), della scorsa settimana, sempre

Marco Solari, a denti stretti, disse che Ticino Turismo é destinato a diventare “un organismo

al servizio degli Enti turistici locali (ETL)” e, sempre a denti più stretti, espresse una lode

alla città di Lugano per essersi dotata di un suo dicastero Turismo che riprenderà i principali  compiti

dell’attuale ETL.  Conoscendolo bene, sono certo che tali ammissioni, un tantino

forzate, a Marco Solari sono costate parecchio.

 

Ma perché tutto ciò ?  Molto semplicemente perché Ticino Turismo – o ETT se si preferisce –

ha perso il credito accumulato in precedenza e di conseguenza la possibilità di guidare gli ETL

in una promozione seria, che dia risultati concreti.  Chi va ringraziato ?  Semplicemente i

Direttori di Ticino Turismo che sono seguiti a Marco Solari: due incapaci e uno, tecnico,

capace ma autocortocircuitatosi.

 

L’organizzazione turistica ticinese arriva così a un nuovo corso o, se si preferisce, a un

nuovo … ricorso.  (Gianbattista Vico, il teorico dei corsi e ricorsi (storici) doveva avere un

antenato legato al turismo ticinese).  Mi spiego.

Negli anni 1920, dopo una trentina d’anni di turismo in Ticino, si volle creare un organismo

che si occupasse del turismo.  (Bisognava proprio attendere 30 anni ?).  Iniziarono subito

le lotte tra le forze centripete e le forze centrifughe, tra chi era per una soluzione centrale e chi

invece privilegiava il locale o il regionale. Questa ultime la spuntarono, anche se col solito

compromesso: vennero create una cinquantina di Pro Loco ma anche un organismo centrale di

coordinamento però senza personale e senza mezzi, gestito a turno annuale dal Direttore della

Pro Lugano e della Pro Locarno.  Senza mezzi e con una simile organizzazione quale

coordinamento poteva essere proposto e raggiunto ?  Nessuno, chiaramente.  Spuntò anche

la buonissima idea di istituire una Scuola cantonale per le professioni del turismo.  Venne

bocciata dalle forze centrifughe. E’ oggi ci si chiede perché il ticinese non e’ attratto dalle professioni del

turismo !

 

Negli anni 1960, stufi della situazione insostenibile, creatasi anno dopo anno, e decisi a dare

professionalità all’organizzazione del turismo ticinese, per mirare a risultati concretamente

migliori, si varò una nuova e innovativa Legge sul turismo (LTur).  Il Ticino tutto venne

definito “comprensorio turistico unico”.  Si istituiva l’Ente ticinese per il Turismo – oggi

conosciuto come Ticino Turismo - e si riduceva la cinquantina di Pro Loco a 15 Enti turistici

locali. Le forze centripete la spuntarono su quelle centrifughe.  Nella distribuzione dei compiti

tra ETT e ETL – e qui riemerge il solito compromesso cantonticinese – non si ebbe il coraggio

di essere chiari.  Dopo alcuni anni di costruttiva collaborazione, gli ETL cominciarono a

“giocare” ai “piccoli ETT” contrastandolo in tante proposte in maniera non costruttiva,

sperperando mezzi e forze, non permettendo più il necessario e soprattutto utile coordinamento. 

I risultati si sono poi visti, purtroppo.  

 

Ora, in particolare per i demeriti accumulati da Ticino Turismo negli ultimi due decenni e non

sicuramente per meriti acquisiti dagli ETL, si pensa di tornare all’organizzazione centrifuga,

locale, regionale. Scritto “tra i denti” la soluzione potrebbe anche essere praticabile: riducendo

gli ETL a 3 con Ticino Turismo a fungere da spalla, da sostegno.  Il Legislatore dovrà però

avere il coraggio di decisioni radicali: dovra’ evitare al massimo i compromessi anzi dovrà

evitare ogni compromesso. Che sia la volta buona ? A ridere della nostra organizzazione

turistica, fin’ora, sono state le destinazioni turistiche nostre concorrenti. Evitiamo, finalmente,

che abbiano a ridere anche in futuro.

 

sergio.barenco@gmail.com       

 

Pubblicato da LaRegioneTicino il 18 luglio 2011 

 

Arbedo, 12.7.2011 

Ultimi commenti

08.02 | 21:32

Una... e non ancora completata... Grazie.

18.01 | 07:01

😳😳ma quante vite ha vissuto?!? Complimenti!

25.04 | 19:42

Grazie. Molto gentile.

25.04 | 09:48

Egregio Signor Barenco, mi sono permessa di leggere tutto il racconto sul passato della Sua Vita. Sono rimasta molto attratta dalla forte positività che ho assorbito! Complimenti. Paola Riedi Lugano

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