Nel turismo cantonale, il “braccio di ferro” tra le forze centrali, cantonali e quelle regionali, locali continua.
Negli anni 1920, dopo 30 anni di turismo, il Ticino decide di organizzare il suo turismo. Si pensa ad un’organizzazione cantonale ma le forze locali, regionali pretesero e ottennero il solito compresso. Furono costituiti una cinquantina di Pro Loco e un organismo cantonale (l’Associazione ticinese per il turismo) senza fondi, senza personale, con i direttori delle Pro Lugano e Pro Locarno, a turni di un anno, a condurlo. (Si pensava pure a una Scuola cantonale di turismo: non se ne fece nulla perché una Scuola “cantonale” non andava bene alle forze locali). Fu un gran fallimento.
Negli anni 1960 si prese quindi “il toro per le corna” e si riorganizzò il tutto a livello cantonale. Le Pro Loco vennero ridotte a 15 (oltre non si riuscì ad andare) Enti turistici locali (ETL) e si varò l’Ente ticinese per il turismo (ETT). Le forze locali e regionali stettero più o meno zitte. L’ETT si mise a lavorare seriamente. ((Uno studio di mercato fatto realizzare dal Canton Grigioni in Germania, nel 1990, a sapere quali fossero le regioni turistiche più conosciute, mise il marchio Ticino al secondo posto dietro il Tirolo ma ben davanti ai Grigioni, al Vallese, al Lago di Lugano e al Lago di Locarno (Rapporto d’esercizio 1991 ETT, pagina 45)). Tale risultato fu ottenuto purtroppo senza l’auspicata collaborazione degli ETL. Questi si erano messi subito a contrastare il lavoro dell’ETT, a bloccare iniziative valide e concrete, a “giocare” a fare i piccoli ETT, disperdendo mezzi finanziari preziosi e forze lavoro importanti. Purtroppo a Marco Solari, sempre fiducioso in un cambiamento razionale della situazione, per tentare di cambiare le cose mancò l’appoggio del presidente Renzo Respini per il quale il turismo era ozio quindi già peccato.
Arrivò alla presidenza Dick Marti. Si rese conto della situazione non proprio costruttiva e avviò la preparazione di una revisione della LTur che avrebbe ridefinito per bene le posizioni di ETT e ETL, rafforzando la centralità dell’ETT. Purtroppo non riuscì a portare in porto il lavoro. Gli seguì Marina Masoni che affossò tutto quanto preparato da Marti. A un direttore (dell’ETT) inetto, Eugenio Foglia che l’ET di Lugano aveva in precedenza allontanato, fece seguire un direttore capace, Giuseppe Stinca, ma che gli ETL riuscirono a far “autocortocircuitare”. Fece poi giungere, alla direzione dell’ETT, un suo poco più di portaborse, Tiziano Gagliardi, il cui lavoro e’ lì da valutare. Alla presidenza arrivò Marco Solari, purtroppo stretto in una situazione poco costruttiva che si era ormai cristallizzata e che lo rendeva vittima.
Intantogli ETL continuano imperterriti a opporsi al lavoro e alle proposte dell’ETT. Laura Sadis, direttrice del Dipartimento finanze ed economia e quindi competente per il turismo, sembra abbia fatto preparare un nuovo progetto di revisione della LTur che contempla anche la continuazione della centralità dell’ETT. Le reazioni delle forze locali, anche violente, dure, prima ancora che il previsto progetto venga messa in consultazione, confermano… la bontà dello stesso e… sono sui quotidiani dei questi ultimi giorni.
E’ però giunto il momento di smetterla di “farci del male”. Dovremmo riuscire a far cessare le rivalità tra le forze centrifughe, locali, e quelle centripete, centrali. E’ necessario un grosso sforzo di “buona volontà”, perché senza un lavoro serio, portato avanti in maniera compatta da tutti gli attori del turismo ticinese, coordinati da un organismo centrale forte e dotato dei mezzi necessari, sarà impossibile riposizione il turismo ticinese su livelli migliori. ((Servirebbero anche altre cose (il miglioramento dell’infrastruttura ricettiva, una riduzione degli ostacoli agli operatori turistici, un approccio ben più serio dei politici verso il turismo, ecc.) ma di queste avremo occasione di scriverne)). Intanto, a ridere e approfittare della nostra insostenibile e poco qualificante situazione, e’ solo la concorrenza.
Sergio Barenco
Arbedo, 8 luglio 2012
Pubblicato da laRegioneTicino mercoledi' 11 luglio 2012
Ultimi commenti
08.02 | 21:32
Una... e non ancora completata... Grazie.
18.01 | 07:01
😳😳ma quante vite ha vissuto?!? Complimenti!
25.04 | 19:42
Grazie. Molto gentile.
25.04 | 09:48
Egregio Signor Barenco, mi sono permessa di leggere tutto il racconto sul passato della Sua Vita. Sono rimasta molto attratta dalla forte positività che ho assorbito! Complimenti. Paola Riedi Lugano