Nascita di un Festival del film per ragazzi

Ero uno dei componenti il Comitato esecutivo del Festival internazionale del Film di

Locarno. 

Nei primi giorni del 1988 giunse sul tavolo la proposta di dedicare una giornata dell’edizione

dell’agosto seguente al “cinema per ragazzi”.   Era inoltrata da tale Ambrogio Pellegrini, che

si firmava come “operatore culturale”, che aveva preso lo spunto dal fatto che

un’organizzazione dell’ONU aveva dichiarato il 1988 come l’”anno internazione del ragazzi”.

La proposta, trovata subito parecchio interessante, venne esaminata approfonditamente

ma, visto quanto già fitta fosse l’agenda del Festival 1988, accertata l’impossibilita’ di

aggiungere un giorno al periodo prefissato, non potè trovare applicazione pratica.

Viste la bontà della proposta e la rinuncia di Locarno, a me venne subito l’idea di portare

la stessa a Bellinzona, estendendola a un’intera settimana per farne un Festival vero e

proprio.  Ambrogio Pellegrini, subito contattato in merito, si espresse favorevolmente, si

entusiasmò all’idea di farne un evento di più giorni e si disse disponibile a collaborare.

Contattai la città di Bellinzona, per essa il municipale Marco Zanetti a quel tempo

responsabile del Dicastero cultura, il Dipartimento dell’educazione pubblica (allora si

chiamava così) e per esso il direttore Giuseppe Buffi, l’Ente turistico della città di

Bellinzona e la Banca dello Stato nella persona del suo direttore generale Romano

Mellini che, entusiasti, con l’Ente ticinese per il turismo assieme misero a

disposizione i mezzi - e gli uomini - per preparare la prima edizione.

Per la parte artistica del nuovo evento, oltre ad Ambrogio Pellegrini interpellai il

critico cinematografico della RSI Gino Buscaglia che subito, credendoci, si mise a

disposizione.  Io mi assunsi l’onere – e l’onore – della presidenza.

(Una sola persona cerco’ di ostacolare l’iniziativa: il presidente del Festival del Film

di Locarno Raimondo Rezzonico cosi' come cerco' di ostacolare la nascita di CinemaLago

(proiezioni al Lido in estate) a Lugano, contro il parere di tutto il resto del Comitato

esecutivo).

Proprio mentre si preparava la prima edizione del nuovo appuntamento bellinzonese,

i proprietari dello stabile che ospitava il cinema Ariston, in piazza del Sole, decisero di

chiudere la sala.  Per noi organizzatori fu un duro colpo.  I gerenti dell’unico cinema

rimasto, il Forum, si fecero forti della loro esclusività e alzarono il prezzo.  Senza andare

a rivedere i conti di quell’anno – e degli anni immediatamente seguenti – posso dire,

senza timore d’essere poi smentito, che ci veniva chiesto un affitto – per una settimana –

che rappresentava quasi la metà dell’affitto annuo che i proprietari della sala

chiedevano loro.  Chiedemmo l’intervento dei proprietari della sala, la Camera del lavoro

del Bellinzonese che però non tentò assolutamente nulla per aiutarci. 

La prima edizione venne comunque varata - si tenne dal 18 al 24 settembre 1988 - e fu

un grande successo.  Madrina di eccezione fu una lucentissima Giulietta Masina.  Non si

vinse una scommessa tra amici (organizzatori), non fu il risultato di un atto di coraggio ma

la conseguenza di un atto di fede verso l’arte e il linguaggio del cinema.

Per le edizioni immediatamente seguenti trovammo altri sponsor tra cui anche Benetton. 

Importanti furono gli Ospiti della manifestazione, sempre nelle prime edizioni, che

raggiunsero Bellinzona oltre alla già citata Giulietta Masina: Giuliano Gemma,

Bruno Bozzetto, Bruno Munari, Luigi Comencini, Eugène Chaplin, Amanda Sandrelli,

Rita Pavone e tanti altri.

Importanti furono anche alcuni momenti della nuova manifestazione bellinzonese. 

Come non ricordare Otmar Gutmann, il creatore di Pingu, che lanciò la sua creatura

proprio al Festival del Film per Ragazzi di Bellinzona.  Arrivò quasi in punta di piedi,

timido e con molta modestia, a chiedere un po’ di spazio per le sue prime strisce. 

Divennero un successo mondiale. 

Come non ricordare le lacrime sul viso di Luigi Comencini, non di commozione ma di

sincera tristezza, quando il suo film “Heidi”, di parecchi anni prima e girato in bianco

e nero, proposto in una sala del Forum provocò delusione presso i ragazzi presenti

che già, nel frattempo, erano stati “viziati” dal film d’animazione giapponese che tutti

noi abbiamo visto. 

Come non ricordare inoltre la presenza dei mezzi RAI sul viale della Stazione, dai

quali venivano trasmessi giornalmente servizi televisivi – in diretta e meno – dal Festival

del Film per Ragazzi e da Bellinzona.  Fu la prima e l’ultima volta con eventi organizzati

in Ticino. 

Edizioni e momenti indimenticabili per gli Organizzatori ma soprattutto per i Ragazzi che

seguivano le varie proposte.

Dopo la quarta edizione lasciai la presidenza a Brenno Martignoni.  La rassegna filmica

continuò a crescere e venne “ribattezzata” Castellinaria. 

Lunga vita e tanti successi… Castellinaria !       

 

 

Sergio Barenco, fondatore e primo presidente di Castellinaria

Testo pubblicato su TICINO LIBERO, e-giornale ticinese in occasione

della 23.ma edizione di Castellinaria, novembre 2010 

Commenti

Enrico Geiler

28.09.2018 15:17

Carte blanche a Israele, espulso per aver voluto distribuire qualche volantino con la storia di Gaza alla proiezione del film L'Apollon de Gaza, 10 anni ristoratore nella rotonda: quasi disastro...

Sergio

28.09.2018 20:08

Il sionismo… il cancro dell' umanita' !

Enrico Geiler

28.09.2018 15:01

Ho seguito la proiezione di qualche film sulla Palestina: introduzioni ufficiali assurde, espulso a forza per aver voluto distribuire qualche volantino o CD con la storia della Palestina, ecc. Puah!

Sergio

28.09.2018 20:10

Peccato !

Ultimi commenti

08.02 | 21:32

Una... e non ancora completata... Grazie.

18.01 | 07:01

😳😳ma quante vite ha vissuto?!? Complimenti!

25.04 | 19:42

Grazie. Molto gentile.

25.04 | 09:48

Egregio Signor Barenco, mi sono permessa di leggere tutto il racconto sul passato della Sua Vita. Sono rimasta molto attratta dalla forte positività che ho assorbito! Complimenti. Paola Riedi Lugano

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